Diario

di Madre Tarcisia Vasciaveo

 

 

Ave Maria 6 Giugno 1931

 

“Ieri 1° Venerdì del mese cercai di prepararmi a ricevere Gesù con un amore tutto di riparazione, e mi ero disposta a soffrire assai di più del giorno avanti;  nella S. Comunione invece Gesù volle confortarmi e per parecchio tempo parlò all’anima mia così sensibilmente , che mi sembra di sentire ancora tutta quella profonda carità e dolcezza che provai in quei momenti.

Appena Gesù fu nel mio cuore, Gli domandai se era contento di me e Lo supplicai di dirmi ciò che desiderava da me.

 

Sentii così rispondermi: Figlia mia, io sto sempre qui nel tuo cuore, e non mi separerò più, anche quando tu dovessi cadere in qualche difetto io t’aiuterò a rialzarti, e il mio amore distruggerà ogni traccia d’imperfezione. Amami, consolami, amami di un amore puro; tu dovrai agonizzare con me, e il mio amore ti deve tutta consumare. Figlia mia, il mio cuore è tuo, tu mi appartieni tutta, sono io che vivo e amo in te (Gal 2,20)”.

 

Viva il Cuore di Gesù Eucaristico  11 Giugno 1931 Ave Maria

 

Domenica 7, fu giornata di ritiro.

Nel giorno di ritiro però Gesù mi fece un rimprovero, ed io piansi tanto. Il giorno seguente dopo la Santa Comunione vidi sempre più chiaramente la mia ingratitudine, piangevo e detestavo le mie disobbedienze, mi vedevo indegna di tante grazie, e Gesù per calmare la mia inquietudine mi disse: ‘Figlia mia, non mi spaventano i tuoi difetti e le tue imperfezioni. Io sono il tuo riparatore’.

Da quel giorno però l’anima mia è turbata da continue tentazioni specialmente di scoraggiamento, di noia, e di viltà. A mia confusione e vergogna voglio qui esporre le tentazioni più forti:

Mi si presenta spesso il pensiero di dover forse andare incontro al martirio e alle persecuzioni…e mi viene paura solo al pensarlo… Mi vengono tentazioni di noia della vita… Tentazioni di scoraggiamento come al solito…

Tentazioni sulla mia vocazione: di aver cioè sbagliato strada, perché mi son sentita sempre chiamata alla vita contemplativa e nascosta in un chiostro, e perciò vedo sempre più la mia inutilità in quest’Opera, e che se voglio davvero salvarmi e farmi santa non c’è altra via di uscita che lasciare ogni cosa e far domanda in qualche monastero…

 

Con l’aiuto del Signore cerco di non fermarmi in questi pensieri, ma non nascondo che mi sento molto oppressa ed abbattuta.

 

Ricordi del Ven. D. Antonio Palladino
Ricordi del Ven. D. Antonio Palladino

Viva il Cuore di Gesù Eucaristico  13 Giugno 1931 Ave Maria

 

Ieri, 12, festa del S. Cuore di Gesù: appena mi alzai feci la mia offerta e promisi a Gesù di volerlo consolare assai; di voler dimenticare me stessa, anche i miei peccati, perché volevo soltanto occuparmi di Lui. E davvero con la Sua grazia, riuscii a dimenticarmi completamente: passai l’intera giornata unita a Lui.

Dopo la S. Comunione, provai un’impotenza a parlare, appena potetti esprimere a Gesù il desiderio di voler essere cambiata il cuore perché troppo indegno di Lui, e mentre mi annientavo alla sua presenza, sentii di un tratto che Gesù si compiaceva di esaudirmi, e al posto del cuore vidi il cuore di Gesù, non di carne, coronato di spine, con la croce e la ferita aperta, mentre sentivo in me una voce: ‘Figlia mia, amami, consolami, ti ho dato il mio stesso cuore in cambio del tuo, io sono con te, e ti amo’ ”.